LETTERA SCRITTA DA UN PC
Lettera di una viaggiatrice che ha conosciuto Happydu in Namibia (Estate 2019) e che desidera restare nell'anonimato.
"Vi direte...che titolo!!! Certo, oramai non usiamo più penna e calamaio, ma neanche un foglio ed una penna che conserva ancora il profumo di chi la scrive. Volete mettere a confronto il profumo dell'inchiostro e di una persona a noi cara rispetto ad una email? E' un bel regalo anche questo! E' così che ancora scrivono molti bambini al mondo ed è così che abbiamo l'opportunità di attaccare alla parete il loro disegno con uno o più colori, rendendo un piccolo angolo di casa unico e prezioso.
Mi piace pensare, e condivido lo stile adottato da Happydu Onlus, che l'immagine o il messaggio di un' associazione possa essere, per quanto possibile, un messaggio positivo in cui i bambini ridono, giocano, corrono, leggono, scrivono e ci regalano splendidi sorrisi.
Sappiamo tutti benissimo che non è sempre così. Non è per negare la difficile realtà nella quale vivono milioni di bambini al mondo, ma per Happydu Onlus ho compreso che è uno stile di narrazione che nasce da una "scelta" consapevole.
"Tendiamo a non condividere le foto più crude perchè crediamo che il dolore di una persona meriti rispetto", mi spiega un rappresentante dell'Associazione. Io stessa, dopo aver visitato la Namibia, sono rimasta sorpresa dalla disperazione diffusa che si nasconde agli occhi della maggior parte dei visitatori di questo Paese. Ringrazio Happydu per avermi consentito di "arricchire" il mio viaggio di sguardi e vita reale.
L'immagine della Namibia in cui " tutti stanno bene" è un'immagine distorta e una visione "miope" del Paese. Dopo 30 anni dall'indipendenza dal Sudafrica, in Namibia la maggior parte delle persone vive ancora sotto un tetto in lamiera, senza acqua, luce, rete fognaria e in condizioni igieniche inadeguate.
Non intendo in alcun modo fare un'olimpiade di chi "sta peggio" nel mondo; non è questo il punto. Restando focalizzati sulla Namibia, mi preme rimarcare che si parla tanto delle bellezze del Paese e delle strutture recettive del turismo, ma si parla molto poco dei namibiani; vengono mostrate foto bellissime delle dune del deserto più antico del mondo e degli incantevoli paesaggi, ma non si racconta con altrettanta partecipazione di come vive la popolazione locale. Qualcuno tornando dalla Namibia afferma che "...sono tutti felici.....". Paradossalmente è vero, perchè persino una madre che tiene sulle sue spalle un bambino malnutrito, sorride quando incrocia il mio sguardo tra le strade polverose della baraccopoli di Windhoek. In Namibia c'è ancora spazio per un SORRISO, ma la dignitosa apparenza, nasconde un profondo disagio che non viene "raccontato".
Non abbiamo colpe per essere nati sotto una stella diversa, direi "fortunata" , ma abbiamo la razionalità per comprendere che ognuno di noi può fare la sua piccola parte tendendo una mano a chi è in difficoltà, contraccambiando un sorriso, oppure attraverso una semplice parola di conforto ed un gesto gentile e di solidarietà, che non costano nulla, ma valgono tantissimo per chi li riceve. In fondo anche questo è Amore.
Ringrazio Happydu Onlus per il tempo che mi ha dedicato e per l'incredibile lavoro che sta svolgendo con instancabile passione in Namibia. I sorrisi dei bambini e delle persone incontrate grazie ad Happydu resteranno il ricordo più prezioso di questo viaggio" .
Lettera di una viaggiatrice
"Vi direte...che titolo!!! Certo, oramai non usiamo più penna e calamaio, ma neanche un foglio ed una penna che conserva ancora il profumo di chi la scrive. Volete mettere a confronto il profumo dell'inchiostro e di una persona a noi cara rispetto ad una email? E' un bel regalo anche questo! E' così che ancora scrivono molti bambini al mondo ed è così che abbiamo l'opportunità di attaccare alla parete il loro disegno con uno o più colori, rendendo un piccolo angolo di casa unico e prezioso.
Mi piace pensare, e condivido lo stile adottato da Happydu Onlus, che l'immagine o il messaggio di un' associazione possa essere, per quanto possibile, un messaggio positivo in cui i bambini ridono, giocano, corrono, leggono, scrivono e ci regalano splendidi sorrisi.
Sappiamo tutti benissimo che non è sempre così. Non è per negare la difficile realtà nella quale vivono milioni di bambini al mondo, ma per Happydu Onlus ho compreso che è uno stile di narrazione che nasce da una "scelta" consapevole.
"Tendiamo a non condividere le foto più crude perchè crediamo che il dolore di una persona meriti rispetto", mi spiega un rappresentante dell'Associazione. Io stessa, dopo aver visitato la Namibia, sono rimasta sorpresa dalla disperazione diffusa che si nasconde agli occhi della maggior parte dei visitatori di questo Paese. Ringrazio Happydu per avermi consentito di "arricchire" il mio viaggio di sguardi e vita reale.
L'immagine della Namibia in cui " tutti stanno bene" è un'immagine distorta e una visione "miope" del Paese. Dopo 30 anni dall'indipendenza dal Sudafrica, in Namibia la maggior parte delle persone vive ancora sotto un tetto in lamiera, senza acqua, luce, rete fognaria e in condizioni igieniche inadeguate.
Non intendo in alcun modo fare un'olimpiade di chi "sta peggio" nel mondo; non è questo il punto. Restando focalizzati sulla Namibia, mi preme rimarcare che si parla tanto delle bellezze del Paese e delle strutture recettive del turismo, ma si parla molto poco dei namibiani; vengono mostrate foto bellissime delle dune del deserto più antico del mondo e degli incantevoli paesaggi, ma non si racconta con altrettanta partecipazione di come vive la popolazione locale. Qualcuno tornando dalla Namibia afferma che "...sono tutti felici.....". Paradossalmente è vero, perchè persino una madre che tiene sulle sue spalle un bambino malnutrito, sorride quando incrocia il mio sguardo tra le strade polverose della baraccopoli di Windhoek. In Namibia c'è ancora spazio per un SORRISO, ma la dignitosa apparenza, nasconde un profondo disagio che non viene "raccontato".
Non abbiamo colpe per essere nati sotto una stella diversa, direi "fortunata" , ma abbiamo la razionalità per comprendere che ognuno di noi può fare la sua piccola parte tendendo una mano a chi è in difficoltà, contraccambiando un sorriso, oppure attraverso una semplice parola di conforto ed un gesto gentile e di solidarietà, che non costano nulla, ma valgono tantissimo per chi li riceve. In fondo anche questo è Amore.
Ringrazio Happydu Onlus per il tempo che mi ha dedicato e per l'incredibile lavoro che sta svolgendo con instancabile passione in Namibia. I sorrisi dei bambini e delle persone incontrate grazie ad Happydu resteranno il ricordo più prezioso di questo viaggio" .
Lettera di una viaggiatrice